Alessio Santacroce – “Il Vento che pulisce l’Aria”
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Il Vento che pulisce l’aria è il secondo disco solista del chitarrista-scrittore Alessio Santacroce. Come nel precedente Migras (Ghost record label) , anche in questo lavoro si affrontano tematiche importanti e attuali utilizzando sonorità rock per gridare il proprio dissenso. Registrato al Feeling studio da Jimmy Burrow, l’album vede al suo interno la collaborazione di musicisti stimati dall’autore toscano come Alessandro Isa Ponzuoli alla dodici corde e alla voce, Susy Barsanti al basso, Mattia Salvadori alla batteria e Andrea Cattani alla viola.
Il Vento che pulisce l’Aria, è la prova vivente che esistono artisti con la A maiuscola nel sottobosco underground che nonostante tutto e tutti , riescono a dire qualcosa di veramente importante e sensato. Alessio Santacroce non punta certo alla canzonetta da Hit Parade in vista dell’estate, ma piuttosto a qualcosa che lascia un impronta forte sia come messaggio globale che come musica in se. Le tracce contenute in questo secondo lavoro si evince una forte componente ruvida, diciamo di sfogo, che sa lasciarsi trascinare anche da componenti più melodiche.
Già da un primo ascolto si rivela la magia, che ogni singolo brano trasmette, riff dopo riff si comprende la semplicità e il potere di ogni canzone, sia che si tratti della splendida quanto immediata Cuore In Fiamme, sia della più ricercata Ignobile.
Il titolo e le tracce, tra le righe, attaccano, accusano, come pochi artisti hanno il coraggio di fare perchè oggi si vince e si rischia meno con le canzonette, mentre Alessio Santacroce, vuole urlare tutta la sua rabbia. L’esaltazione del saper sprigionare sentimenti facendoli esplodere dentro, dà la giusta carica a tutto l’ascolto, creando quel sound roccioso degno di questo album.
In tanti non sono ancora pronti, in tanti magari lo saranno più avanti, altri non lo saranno mai, sicuramente Il Vento che pulisce l’Aria, non è un album da tenere nel cassetto, perchè sarebbe un vero spreco.