Christian Baroni , ispirazione e disciplina

Christian Baroni è un cantautore romano di 20 anni. Inizia a scrivere brevi testi all’età di 15, che con il passare del tempo diventano canzoni in tutto e per tutto. Il primo approccio alla musica lo ha già in età preadolescenziale con la chitarra, dove fin da subito si approccia con vari generi musicali. Le influenze nella sua musica svariano dal rock al pop, dal metal al blues o il rap. “Un’altra foto” è il suo ultimo singolo.

UGZ: Presentati in qualche riga a chi sente parlare di te per la prima volta.
Christian:
Certo! Christian è un ragazzo di 21 anni innamorato della vita in tutti i suoi aspetti. La musica è il primo dei pensieri, ma non nego di avere tantissime passioni soprattutto per quanto riguarda l’arte in generale. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese pieno di storia e cultura a cui è difficile non appassionarsi! Anche caratterialmente mi piace vivere ed assaporare ogni attimo ed ogni sfaccettatura delle emozioni che vivo. Sono una persona sensibile a ciò che mi gira intorno in toto. D’altronde per la musica è una delle parti fondamentali che non possono mancare. Sono da sempre, anche per tradizione di famiglia, un tifoso di calcio. Ma mi piace lo sport, qualunque esso sia ed a qualunque livello.

UGZ: Cos’è più importante nella vita di un artista: l’ispirazione o la disciplina?
Christian:
Diciamo che devono andare quasi di pari passo. L’ispirazione senza disciplina può restare come fumo nell’aria. Certo nella creatività non ci sono regole, ma ognuno ha i suoi modi di procedere e delle strade che delle volte conducono alla meta più facilmente.

UGZ: Qual è la situazione ideale per ascoltare “Un’altra foto”?
Christian:
Non credo ci sia una situazione ideale. È più uno stato emotivo che in linea con la canzone, può portarti a sentirla meglio. Dentro “un’altra foto” c’è un lato del mio carattere molto forte in cui, magari, chi si rispecchia può capire meglio cosa dico. Come in tutti i brani penso.

UGZ: Ci racconti un aneddoto sulla fase di lavorazione del pezzo?
Christian:
Certo! La canzone originariamente era nata con un piano e voce, mentre poi lo strumento portante è diventata la chitarra. Questo perché nella prima session, entro in studio con la chitarra suonicchiando un po’ di accordi a caso. All’improvviso si sgancia la cinta dalla chitarra e mi esce quell’accordo stoppato che poi diventerà l’intro del brano. L’idea è partita subito tanto da diventare diciamo la parte centrale del brano.

UGZ: Hai voglia di raccontarci qual è stato il più bel concerto cui hai assistito?
Christian:
Ne ho visti molti. Dal metal, al rap, alla classica. Diciamo che tra Ludovico Einaudi e gli Alter Bridge è uno switch abbastanza importante. Ma il bello della musica è anche questo. Quando è fatta bene, ti tiene sempre con il cuore a mille.

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