Con “Mosca Bianca” Cance rivendica la libertà di essere unici pensando senza pregiudizio e vergogna
3 min readMusa Factory presenta Mosca Bianca, nuovo singolo della cantautrice Cance distribuito da Believe Digital: un inno alla libertà di essere unici.
“Mettersi a nudo in una società che ci veste costantemente di giudizi e opinioni, non è di certo semplice. Farlo sapendo di essere una mosca bianca in mezzo ad uno sciame nero, ancor meno”. Questa la premessa che spinge Cance ad affrontare un tema a lei molto caro: la libertà di essere sé stessi, unici, forse in minoranza ma con pari diritti; quando questi ultimi non sono di tutti, infatti, non possono più essere chiamati tali e diventano privilegi.
Un argomento di cui non si dovrebbe mai smettere di parlare, per evitare che diventi uno dei tanti problemi secondari, o meglio, “Solo una mal di pancia che poi passerà” come cita la cantautrice.
Dopo un ritornello in cui Cance ironizza sull’urgenza che molti hanno di esprimere a tutti i costi la propria opinione conclude con un messaggio forte e chiaro, rivolto a tutti: oggi più che mai, è necessario esercitare l’empatia per costruire una società migliore.
Anche dal punto di vista musicale la volontà dell’artista è quella di liberarsi di ogni sovrastruttura ripartendo dalle proprie radici, dalla persona, dalla fisicità. Mosca Bianca è infatti una canzone intima ed essenziale, suonata con strumenti reali. Nasce da un arpeggio minimale di chitarra acustica, che è anche caratterizzante del brano e protagonista assieme alla voce. L’intenzione è infatti quella di dare priorità alle parole, scritte con il cantautore Dinastia, supportate da una sezione ritmica semplice e immerse in un’ambientazione sonora raffinata e sofisticata, grazie alla modalità di utilizzo dei reverberi e alla spazialità dei suoni.
“Sono Cance, diminutivo del mio cognome orgogliosamente sardo, con il sangue calabro di mamma e cresciuta ai piedi della Superba. Inevitabilmente irrequieta come il mare, faccio vibrare i miei troppi pensieri su sei corde. Mi innamoro di ogni forma di bellezza, adoro l’eleganza ma a un tacco dodici preferisco tredici tacchetti”.
Giulia Cancedda, in arte Cance, è una cantautrice Pop dal respiro R&B. Diplomatasi in Canto Jazz, nel 2016 lascia il suo Paese per avventurarsi nella metropoli londinese, dove vive per due anni, consegue un Master in Popular Music Performance e riesce a conquistarsi un posto tra i finalisti di “GIGS”, la più grande competizione di artisti di strada che si tiene ogni anno in Inghilterra.
Cance tratta nelle sue canzoni anche tematiche sociali e civili, utilizzando l’arma della leggerezza, che non è superficialità.
Con il primo singolo “Conosci?” vince nel 2019 il premio UNDER 35 “La Musica Può” di “Musica Contro le Mafie 10^ ed.”.
A Giugno 2020 pubblica “Sakura”, brano finalista al Premio Lunezia e contenuto nell’EP “Orablu”, in uscita a Dicembre dello stesso anno.
Il 2021 inizia invece con il singolo “Basta che se ne parli”, scritto, prodotto e arrangiato durante “Sound BoCS”, la prima residenza artistica a sfondo civile mai realizzata in Europa da Musica Contro le Mafie.
A luglio pubblica il brano “Tu che sai tutto (Shallala)”, che inaugura una serie di release discografiche della neonata label Musa Factory, dove le donne sono protagoniste della musica per il cambiamento e la diffusione di “best pratice”.