Se vado a memoria, questo album era già uscito qualche mese fa sotto il monicker “Demetrio Scopelliti”, e l’artwork era molto simile. Adesso abbiamo un monicker che riporta semplicemente “Dimitry”, un remaster di quelle tracce e tre canzoni nuove in aggiunta. Operazione che non capisco del tutto, perlomeno non a così breve tempo di distanza dalla prima release di questo “V”, ma che comunque accolgo, perchè questo quinto album di Demetrio Scopelliti è davvero grandioso! Partendo dal presupposto che ci troviamo davanti ad un pezzo di storia del metal italiano (il nome Arcadia vi dice qualcosa?), passiamo ora ad esaminare questo album.

Se amate i chitarristi virtuosi e il metal allora siete nel posto giusto. Scopelliti riesce ad incantare coi suoi riff, i suoi assoli, ma anche il suo saper intavolare un discorso musicale che non perde mai di vista la forma canzone. Perchè alla base di questo “V” vi sono ottime canzoni, prima ancora che la bravura di Scopelliti. Tra l’altro oltre che aver suonato egregiamente tutte le parti di chitarra di questo album, è anche accreditato al basso e alle tastiere…Non è poco, soprattutto perchè ascoltando questo album si ha un ventaglio di idee e soluzioni impressionanti.

Lo stile di Demetria Scopelliti è polivalente, adattabile a diversi stili e questo rende le sue composizioni anche imprevedibili e sempre molto interessanti. Si sente che nulla è stato fatto a caso ma al contrario, curato nei minimi dettagli. Una volta in più mi sento di consigliare, e non per campanilismo, un artista italiano che risponde al nome di Dimitry, perchè sono rimasto davvero impressionato dalla sua preparazione tecnico-compositiva.

About The Author