Friedrich, con il suo nuovo album “Islands”, ci delizia di un sound finemente elaborato per rimanere stampato nella mente di chi ha la fortuna di ascoltarlo grazie a strutture corpose distese su sette tracce che vanno a comporre questo nuovo progetto a dir poco stupefacente per la proposta minimale con cui si presenta.

Friedrich, riesce con facilità disarmante a miscelare una componente melodica e ridondante con una linea più aperta e timidamente ballerina, creando dunque quel giusto equilibrio dinamico che fà di questo Ep una piacevole occasione di relax . Il bello è che ci si arriva per gradi, preparandoci al gradevole impatto sonoro man mano che si procede con l’ascolto.

“Her Tree”, “Whyte Days”, “Drops”, sono, a nostro avviso i tre brani che riassumono al meglio l’andamento dell’album da un ascolto cupo ed emozionante si passa a qualcosa di più vivo per poi ripiombare, con la open track di chiusura ad un paesaggio più scuro, creando così una corrente di emozioni davvero uniche.

Un percorso alla fine dei conti originale e ricco di spunti degni di nota complice il giusto impiego di sonorità leggere e che fanno da tappeto a tutta la struttura anche con l’uso sporadico di suoni più ricercati, ma sempre all’avanguardia per non cadere nel banale e nello scontato.

Friedrich, con questo nuovo album ha dato l’ennesima prova di come si possa arrivare a risultati piacevolmente sorprendenti senza dover per forza prendere punti di riferimento così da creare qualcosa di unico e raro che potrete ritrovare in questo bel disco. Consigliato a tutti.

Tracklist:

  1. ” A little break”
  2. “Her Tree”
  3. “Stay At The Windows”
  4. “White Days”
  5. “Anarconirico”
  6. “Drops”
  7. “Liquid Fractures”

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