Fuori “Buona Miseria”, l’autoanalisi di Brenneke partendo dal suo rapporto con la musica

Buona Miseria è il nuovo singolo di Brenneke, disponibile dal 21 ottobre su tutte le principali piattaforme streaming per Vetrodischi, distribuito da The Orchard.

Il nuovo singolo di Brenneke segue La Vita Immaginata, proseguendo nella narrazione di una disillusione. Questa volta però l’amarezza lascia spazio ad un senso di lotta che quasi si tramuta in una strana allegria. Il tema di partenza di questo nuovo singolo è il rapporto di Brenneke con la musica, che diventa progressivamente un pretesto per porsi delle domande sull’autorealizzazione. Concerti non pagati in apertura ad artisti più famosi, articoli scritti a centinaia sempre in bilico tra lo sfruttamento e il professionismo, discorsi sui balconi altrui pianificando nuove svolte: ognuna di queste immagini è una diversa faccia della spasmodica ricerca di un’abitudine in cui trovare  sé stessi. Di una casa in cui abitare.
C’è rabbia. Ma è una rabbia disinnescata, sublimata, colta nella metamorfosi verso una forma nuova.
È la rabbia della difesa, non dell’attacco. Schivare, parare: ecco tutto.

Buona Miseria è una canzone lunga, contorta, stratificata, ha tanti ritornelli diversi, parti e cose strane.
Va ascoltata come se fosse un monologo, un radiodramma degli anni sessanta, fatto da istantanee sbucate fuori dalla psicorealtà, che raccontano probabilmente più di quanto l’autore stesso sappia.
 



“Ho scritto Buona Miseria per interrogarmi sul senso di molte delle cose che ho fatto in questi anni. Il dubbio di partenza era: queste parole che assemblo, trovo, scambio, rubo e canto sono parole al servizio di chi? Sono una vitale necessità o semplice merce di scambio per qualcosa che non mi verrà mai dato? In fin dei conti è la cronaca dei miei conflitti.
Non è una canzone. È un ring”

[Brenneke]

Il brano Buona Miseria è stato interamente scritto, prodotto e suonato da Edoardo Frasso.
Il mix è stato curato da Marco Olivi, mentre il master da Giovanni Versari.
Le fotografie sono di Andrea Rocca e Filippo Bugnoli.
L’artwork è una foto del pugile milanese Sandro Lopopolo.
Brenneke, al secolo Edoardo Frasso, nasce a Busto Arsizio (VA) nel 1989. La sua attività solista inizia nel 2009, a 20 anni, con la pubblicazione di alcune canzoni sparse nei meandri del web. A partire dall’uscita dell’EP Brenneke (2013) comincia anche la sua attività live, divisa tra set in solitaria e formazioni variabili. Nel 2016 esce il suo primo album autoprodotto, Vademecum del Perfetto Me, al quale segue un lungo tour che lo porta a suonare al fianco di tutti gli artisti di spicco della scena indipendente, fino alla realizzazione nel 2019 del secondo lavoro in studio,Nessuno Lo Deve Sapere(Vetrodischi). Nello stesso anno esce Da Dove Proviene il Rumore, compilation contenente alcune vecchie canzoni e versioni alternative. Nel 2020 crea la newsletter Ragnatele, un progetto che racconta l’esperienza di un musicista indipendente in Italia. Dopo l’uscita del singolo La Vita Immaginata, Brenneke pubblica Buona Miseria.

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