Una cosa semplice semplice, ma allo stesso tempo piena di sentimento e d’atmosfera, che difficilmente lascia impassibili chi ha la fortuna di ascoltare “Anin” la nuova raccolta musicale del musicista, e che musicista, Gustav Davidsson, che riesce a fare breccia con naturalezza disarmante, riuscendo ad imprimere la giusta pressione sui tasti di un pianoforte che con delicatezza ma anche forza, urla al mondo interno uno stato d’animo, un concetto che esula dalle solite e banali trame musicali sull’amore perduto e poi ritrovato e poi bla bla bla… !!

L’andamento che viene dato a questo album è ricco di dinamica, un sound che viene rafforzato dall’intensità con cui Davidsson, suona l’album creando un sali e scendi di emozioni, come se andassimo sulle montagne russe si sale con la bella opener “Inhalation”, per poi scendere a capofitto con “Await”, per poi risalire con “Close” e riscendere con la bella “Hope”, e nel mezzo a tutto, un turbine di emozioni, che ti accompagnano per tutta la durata del viaggio.

Un ascolto lungo e intenso dove l’artista lascia trasparire la sua vena artistica minimalista, un album dove si possono apprezzare spunti interessanti che gli amanti della corrente musicale a cui fà rifermento l’artista, non faranno fatica ad apprezzare. A Gustav il merito di aver prodotto qualcosa di unico e raro nel suo genere, per tenere accesa e viva la fiamma di un genere musicale speso sottovalutato o per niente valorizzato.

Tracklist:

  1. Inhalation
  2. Leaving
  3. Await
  4. Behind Your Shoulder
  5. Close
  6. Shallow Breathing
  7. Exhalation
  8. To See
  9. Hope

About The Author