Hell Theater – “S’Accabadora”

Solitamente su questo sito non scriviamo recensioni chilometriche e manterremo fede a questa nostra prerogativa, anche se c’è da dire che un album come S’Accabadora” meriterebbe un articolo piuttosto “allargato”, se volessimo parlare accuratamente anche del concept lirico. In poche parole l’album è incentrato sulla figura della femmina Accabadora, che era una donna portatrice di morte verso coloro che soffrivano e la cui fine della vita poteva rappresentare un sollievo. La donna era raffigurata con un vestito nero e il volto coperto e donava l’eterno riposo all’ammalato attraverso varie pratiche, anche abbastanza cruente come il soffocamento. Musicalmente l’album è quanto di meglio un ascoltatore di heavy metal e thrash metal classico possa desiderare, tutto condito in salsa horror.

La band si lancia in un album comunque ottimamente suonato e pensato, alternando episodi di dark puro, come lo sono intro e outro (“Laughing Doll” e “The Legend Will Never Die”), dove calano le tenebre più fitte, con organi, voci mefitiche e atmosfera da brividi…E in mezzo a tutto questo la band sferraglia colpi pesantissimi come “Eyes Painted Blood”, “Church of Saint Anthony, Pt. 2”, “Morte Be Thy Name” e “Domus De Janas”, che rappresentano la parte più irruenta di questa band, o altri pezzi dove emerge maggiormente il metal classico, il prog e il doom, come succede in “Mamuthones Dance” o “Church of Saint Anthony, Pt. 1”.

Ad ogni modo, la tracklist andrebbe seguita passo per passo e in ordine cronologico, perchè tutto acquista più senso e si riesce così a cogliere l’essenza di un disco che è capace di tirare fuori dal cilindro sempre la sorpresa vincente e al momento giusto. Ottima formazione, da seguire e supportare, e vero orgoglio della nostra Italia Metal!

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