Il Silenzio Delle Vergini – “La chiave di Berenice”

Trentuno minuti circa di ottimo alt. rock , contaminato da generi musicali come post-rock, la new wave, passando da strutture più noise e stoner.

Armando Greco la mente del progetto Il Silenzio Delle Vergini, ha riversato tutto il suo vissuto sia musicale che letterario, nel nuovo album “La chiave di Berenice”, partendo dalle realtà concrete, fino ad arrivare alla forma artistica del disegno giapponese e le trame originali di alcuni manga orientali come “Cyborg 009”.

Un sound generale che graffia, che sprigiona energia allo stato puro con quella voce in sottofondo che esalta l’ascolto . Un album originale, autentico in tutte le sue parti cosa che di questi tempi è sempre meno riscontrabile nei lavori che si sfornano.

Certo non manca la componente aggressiva che grazie ad un uso energico delle chitarre sul resto degli strumenti riesce a rendere l’ascolto intenso e dal pregevole impatto sonoro.

“La chiave di Berenice” si lascia anche a riff più morbidi per una timida componente melodica che conferisce una buona dinamica a tutto l’ascolto.

Un disco che più gira e più piace. Piacciono senz’altro i suoni, piace (e non poco) quella voce carica di “pathos rock”, il tiro ci viene insomma scagliato contro con ragguardevole naturalezza, tanto che ci troveremo inconsciamente a richiedere nuovi minuti arrivati alla conclusione.

Tutti i brani hanno dell’ottimo potenziale a partire dalla open track anche se è una “semplice” Intro, ma piuttosto che farvi la solita descrizione dei singoli brani , mi piacerebbe rimandarvi all’ascolto di questo “La chiave di Berenice”, l’ennesima perla in questo panorama underground troppo spesso sottovalutato.

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