Immune ci parla del suo disco d’esordio “Origami”

In occasione dell’uscita del suo disco d’esordio “Origami”, abbiamo fatto qualche domanda a Immune, cantautore scuola Revubs Dischi.

UGZ: Ciao Immune, è finalmente fuori ovunque “Origami”, il tuo disco d’esordio. Te lo aspettavi così, quando sei partito con i lavori?
Immune:
Ciao a voi, grazie per lo spazio. Su per giù sì, anche se è stato un lavoro dilatato nel tempo e alcuni brani hanno avuto modo di decantare mentre altri sono usciti dal cilindro da poco, l’idea iniziale non si è allontanata molto. Forse ho strizzato un pochino di più l’occhio al popit di quanto inizialmente pensavo, lasciando da parte sonorità magari meno immediate che fanno parte sicuramente di un mio background sia di ascolti che di stile, ma son contento così, nel frattempo ho scoperto una vena più catchy sulle mie produzione, c’è sempre tempo per sperimentare.

UGZ: Chi ha lavorato con te alla produzione? Dalle tue informazioni leggiamo che il disco è stato lavorato tra Piemonte e Liguria. Non dev’essere stato facile, durante la pandemia.
Immune:
Sì, in parte la produzione dei brani è stata fatta vicino casa da me e Alessandro Vendrame presso i Bluroom studio di Chivasso in provincia di Torino, per la precisione di quattro brani, il mio primo singolo “il sogno del coniglio” e poi “WA (intro)” “Chiuso in un barattolo” e “Invisibile” che sono presenti sul disco, mentre i brani restanti sono stati prodotti da Marco Barbieri e Leonardo Lombardi presso gli studi de La Clinica Dischi vicino a La Spezia. Ma in realtà non ci sono stati problemi logistici perchè i brani prodotti in Bluroom quando ho iniziato la mia avventura con Revubs Dischi erano già fatti e finiti; poi successivamente una volta entrato nel roster della label spezzina abbiamo iniziato la produzione cadenzata degli altri brani.

UGZ: Hai esordito con “Scura”, e il tuo disco ha effettivamente tinte piuttosto dark. Si avverte l’eco luminoso dei Subsonica ma le sonorità si avvicinano ai Massive Attack, con una buona dose di “pop moderno”: quanto siamo andati lontani dalle tue sfere di influenza?
Immune:
Sì abbastanza dai, come vi dicevo alla risposta della prima domanda inizialmente puntavo a delle sonorità più elettroniche e forse meno immediate, poi ho virato leggermente lasciando spazio ad un sound più pop che mi desse un margine di ascolti più ampi per farmi conoscere e mi sono anche divertito a farlo

UGZ: Intro spacca! E fa avvertire il fascino che su di te esercita l’Oriente. Come mai questo cordone ombelicale così particolare?
Immune:
Grazie del complimento! Si in particolare direi il Giappone, che nel mio cuore è come una seconda casa. Ci sono stato diverse volte attirato da un richiamo dell’anima e quando ci son stato per la prima volta mi son sentito “completo” e questo ha influenzato e contaminato anche la mia musica. WA (Intro) è ciò che rappresenta il Giappone per me.

UGZ: “Invisibile”, invece, ha un sound che ammicca a tante cose belle che stanno succedendo oltre i confini italiani. Insomma, sei contemporaneo anche per un mercato più estero; quanto ti senti, in questo, musicalmente cosmopolita? Sembra che tu sia ben aggiornato su quello che succede anche oltralpe.
Immune:
Vi confesso che ascolto veramente poco di nostrano pur facendo musica in italiano. I miei ascolti sono prettamente forestieri, da Thom Yorke a James Blake, Joji, TwintyOnePilots, M83 e Moderat per citare alcune mie influenze. Son cresciuto con Muse, Coldplay e Radiohead. Ultimamente sto ascoltando anche tanta roba Chill Lo-Fi strumentale.

UGZ: Scegli tre citazioni di tue canzoni e crea un haiku solo per noi.
Immune:
Come origami dentro ad un barattolo, universo che si trova in me.

UGZ: Bene Immune, grazie per il tuo tempo. Saluta chi vuoi!
Immune:
Saluto voi e vi ringrazio per le interessanti domande.

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