Red Sky, faccio musica per aiutare le persone più sensibili

Red Sky è un musicista Alieno che viene dal futuro con una missione ben precisa: trovare gli ultimi “alieni” – persone fragili, sensibili e rare, che la società tenta di sopprimere ogni giorno e che combattono per tenere accesa la propria stella – rimasti e portarli a Neo Tokyo, prima che la nostra società li trovi e li spenga.
Seguendo la stessa filosofia di Bruce Lee quando diceva “nessuna via come via, nessun limite come limite”, Red Sky trascende i generi musicali prendendo il meglio da ogni corrente, guidato dal suo inno “la musica è una”.
Nelle sue canzoni, che definisce “Future Music”, troviamo infatti chitarre post rock, rap conscious, dance anni 90, cantato Giapponese, growl, reggae, black metal e tanto altro, ispirandosi ad artisti poliedrici come Franco Battiato, Caparezza e Dargen d’Amico.
L’unica costante è l’autentica e libera espressione di sé stessi. Questo è il compito di tutti gli “alieni”: se permetteranno alla società di spegnerli e di togliere loro i sogni diventeranno come tutti gli altri e il mondo sarà un posto ancora più buio.

Per questo Red Sky ricorda loro ogni giorno: “Non far spegnere la stella”.

“Faccio musica per aiutare le persone più sensibili di questa società a tenere accesa la loro stella, cioè la loro sensibilità, che è sia una maledizione, in quanto condanna a soffrire di più, ma anche un dono, perché quella sofferenza può essere usata per creare arte. Credo che la musica serva a riparare le crepe dell’anima, e quindi cerco di aiutare queste persone a sopravvivere su questo pianeta.”

UGM: Ciao, prima i testi o la musica?
Red Sky:
Solitamente prima la musica, altrimenti non so dove appoggiare i testi.

UGM: Di tutti i brani che hai pubblicato, c’è una traccia a cui tieni particolarmente?
Red Sky:
In tutta la mia discografia credo che “Lucifero” sia quella che mi rappresenta meglio; in questo disco hanno tutte la stessa importanza.

UGM: In questo Album qual’è il tema centrale?
Red Sky:
Il tema centrale è l’amore, in tutte le sue sfaccettature, perché ho capito che questo sentimento è sempre stato il filo conduttore di tutta la mia discografia, e sia quando mi ha ucciso, sia quando mi ha fatto rinascere, mi ha sempre fatto scrivere canzoni.

UGM: Sei mai stato preso dallo sconforto al punto di voler smettere?
Red Sky:
Molto spesso, ma come dico in Toki Doki “Sono un artista e non mi do per vinto”.

UGM: Artisticamente parlando, rifaresti tutto oppure hai dei rimpianti ?
Red Sky:
L’unico rimpianto che ho è di aver chiuso il canale nel 2016, quando le cose stavano andando molto bene. Dopo quella cosa, ho praticamente dovuto ricominciare da zero, ma se è andata così un motivo ci sarà.

UGM: Che genere vorresti suonare che non sia quello che suoni già?
Red Sky:
Considerando che non ho un genere preciso, non ho di questi problemi 🙂

UGM: Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua musica?
Red Sky:
La musica in generale sta andando verso canzoni sempre più brevi e sempre più stupide, in modo che la gente abbia una soglia di attenzione sempre più bassa e sia manipolabile più facilmente. La mia sta andando nella direzione opposta.

UGM: C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà suoni?
Red Sky:
Ascolto un po di tutto, ma non tutto trova posto nei miei brani, quindi direi di si. Se funzionasse così ascolterei Battiato dalla mattina alla sera in modo da ottenere canzoni simili alle sue, ma purtroppo non funziona 🙂

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