Album davvero atipico questo dei Rossometile, ma non per questo non affascinante! Anzi, conoscendo la band da svariati anni, ho molto apprezzato il fatto che si siano cimentati in una sorta di greatest hits della loro carriera in chiave acustica e orchestrale (l’unica traccia inedita è la bellissima “La Mia Ora Più Buia”, di cui è stato realizzato anche un videoclip). Quindi niente schitarrate e ritmi forsennati in questo disco, ma solo tanto sentimento, emozione e malinconia. Una malinconia a tratti quasi tragica potremmo dire. Se già la parte strumentale e la voce di Ilaria Hela Bernardini inducono un senso di oppressione e di disagio (da intendersi nel senso buono dei termini), i testi non sono certamente da meno e rivelano un romanticismo decadente molto importante e coinvolgente.

Le orchestrazioni e tutti i vari strumenti impiegati per questa operazione offrono un risultato globale che è quello delle grandi opere d’arte. Certamente “Ostara” non è un album mordi e fuggi, ma un qualcosa di talmente profondo che a volte potreste ritrovarvi nelle parole e nelle atmosfere di alcuni brani e rimanerne commossi. Ognuno di noi può attraversare momenti difficili nella vita o sentirsi depresso, e certi brani in “Ostara” rappresentano molto bene tutto ciò. Ed è un qualcosa anche di coraggioso, perchè certi argomenti ancora oggi rimangono un po’ dei tabù. Si prenda ad esempio il testo dell’inedito che citavamo in apertura che “racconta lo stato d’animo di chi si trova in una situazione apparentemente senza uscita, la disperazione, l’angoscia e le decisioni drammatiche che ne possono scaturire.

Il video mostra in modo intenso, ma non cruento, lo sconforto e il desiderio di porre fine alla propria esistenza, alludendo a un’espressione figurata di tale condizione piuttosto che a un contesto reale”. Un disco che fa riflettere, piangere, gioire (poco) e sognare, un lavoro meticoloso sotto ogni punto di vista e con una qualità media di ogni composizione di assoluto livello. Non vi è una sola traccia filler e quindi l’album è da intendersi come qualcosa di grandioso e quasi perfetto.

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