SCREAM 3 DAYS – “Rhesus Negative”
2 min readPassato quasi in sordina nell’anno della sua uscita, ovvero in quel nefasto 2020 che tutti ci ricorderemo per tutta la vita, questo secondo lavoro degli Scream 3 Days rinasce dalle sue stesse ceneri grazie alla spinta di Wormholedeath e grazie anche ad una qualità media sinceramente quasi destabilizzante. Semplicemente gli Scream 3 Days ripescano molte delle derivazioni melo-death degli anni Novanta e ci aggiungono un groove quasi vicino al metalcore degli anni Duemila. Ne esce fuori un album violento e cupo, se prendiamo come metro di paragone i mostri sacri del genere e i loro lavori degli ultimi periodi, un lavoro comunque che sprizza death metal da tutti i pori e che porta avanti una sorta di concept lirico molto interessante, che riguarda alieni, demoni e genesi dell’umanità (per riassumere molto i concetti espressi in questo disco).
Ci sono dei pezzi memorabili, molto catchy grazie al fatto che la band riesce a coniugare la velocità del death metal con riff stoppati tipici del già citato metalcore e del thrash. Su tutti vale la pena citare la batosta inferta da “Sodoma Impure Race” e le ancora più devastanti “Rhesus Negative”, “Divine Spark – DNA”, “Megiddo” e “Inanna”.
I brani citati finora sono il fiore all’occhiello di un album che comunque tiene incollati dall’inizio alla fine grazie a melodie sinistre, strutture a tratti quadrate e ottime soluzioni tecniche (“The First and the Last”, “Sun Serpent’s Light” sono espressioni di potenza e cazzutaggine mica da ridere…) Un lavoro privo di difetti quindi, che si dimostra estremo ma ricco di soluzioni raffinati e di melodie efficaci ma per nulla scontate o ruffiane. Un disco che porta gli Scream 3 Days in alto. Ora aspettiamo il prossimo lavoro!