Cloude, desistere nell’esprimere un sentimento è per me una violenza personale
2 min readRapper italiano, Cloude ha iniziato a fare musica nel suo primo collettivo Lato Oscuro, proseguendo poi in live solisti, dj set e ritornando a fare parte di un nuovo gruppo, i Saniasi. Dopo questa avventura che lo porta a fare live nel territorio piemontese e alla stampa di un album fisico Effetti Personali, il percorso solista lo accompagna fino ad oggi, crescendo e collaborando con artisti di livello come, Nandu Popu dei Sud Soun System, Blue Virus, D-Ross, Start-uffo, Soul Sarah, Gaetano Pellino.
Cloude all’anagrafe Claudio Calcagno è nato a Genova nel 1983. Durante la frequentazione delle scuole superiori l’incontro con la musica Rap lo cattura in un periodo di cambiamento culturale, sociale importante, dove lo porterà alla creazione di musica sperimentale e successivamente alla produzione di album sempre nell’ambito Hip Hop. Tre sono infatti gli album pubblicati da solista di Cloude, Pioggia Sporca, Ogni Maledetto Weekend, Resta Con Me.
Da quest’ultimo lavoro la collaborazione con il produttore Michele Clivati, diventa dopo poco una bellissima amicizia che si trasforma in una bellissima intesa musicale.
In questo 2024 sono state diverse le uscite di singoli, l’ultima Non So Vivere. Attualmente lavora ad un nuovo album.
Quale messaggio hai voluto lanciare con il tuo nuovo singolo
Ho un rapporto con la vita particolare, e quando esiste qualcosa di meraviglioso, mi piace farlo sapere senza avere paura. Desistere nell’esprimere un sentimento è per me una violenza personale.
Di tutti i brani che hai pubblicato, c’è una traccia a cui tieni particolarmente ?
Resta con Me sicuramente è quella traccia lì, un brano molto intimo e personale che rimane attuale ogni volta che lo ascolto.
Si parla di Lato Oscuro, a chi o cosa si riferisce?
I Lato Oscuro è stato il mio primo gruppo, eravamo una Crew di 10 ragazzi che ambivano a crescere con l’hip hop, infatti c’era un dj eravamo in 5/6 a rappare e c’era ho faceva graffiti e chi ballava.
Potrebbe sembrare una domanda banale o magari lo è : Dove sta andando la musica? E dove sta andando la tua musica?
la musica andrà sempre in una direzione a mio parere, se fatta bene, quindi deve entrarti dentro ed emozionarti, toccarti profondamente. La mia vorrei che crescesse e entrasse un po’ di più nella gente, nelle case, ma non è facile, a volte la costanza non è l’unica strategia, ci vuole anche altro, in un momento in cui la musica è più lavorata che vissuta.
C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà suoni ?
Ma diciamo che la musica che ascolto è tanta, prendere ispirazione però penso sia normale, almeno io lo faccio, comunque si c’è spesso differenza, perché spesso punto a fare qualcosa che devo essere nuovo.
Hai delle date live in programma ?
Per il momento no, ma se sbuca qualcosa dimmelo!