I Factanonverba tra rabbia e malinconia nel loro ultimo singolo, “Tormento”
2 min readIn un rapporto sentimentale si alternano alti e bassi, momenti di gioia e di euforia a cui fanno seguito momenti di incomprensioni e di dolore. Due persone, anche se si amano, si feriscono e si fanno del male a vicenda.
Il problema è che non è così semplice fare la cosa giusta e alle volte ci sono problemi di comunicazione alla base di litigi, frizioni e incomprensioni. Un gesto o una frase che ha un significato può essere completamente frainteso o male interpretato dal partner. Ed è in questi casi che nascono conflitti che risultano a volte addirittura insanabili, semplicemente per una parola non detta o per un gesto frainteso.
Ognuno di noi ha dentro di sé una doppia natura che ci fa oscillare tra l’istinto primordiale e i freni della razionalità. Questo equilibrio rischia però di trasformarsi in una chimera, impossibile da trovare, trascinandoci in un limbo dove restiamo bloccati nelle decisioni. Non sapendo qual è la cosa migliore da fare, preferiamo non agire, restare immobili ad osservare il tempo che scorre inesorabile e rimandare nell’attesa o nella speranza che qualcosa cambi.
La consapevolezza di poter sbagliare è frutto anche della libertà di prendere le decisioni, che comunque contraddistingue la nostra essenza, e rappresenta quel tormento che accompagna lo scorrere della nostra vita, già precaria, ingabbiata nella routine e nel conformismo.
Ed è proprio quel tormento che cantano i Factanonverba nell’omonima canzone “Tormento”, ultimo lavoro della band. Trovare quella chimera, cioè il giusto equilibrio tra l’apollinea ricerca incessante della perfezione e la dionisiaca ansia del piacere, è forse l’unica strada da percorrere per sfuggire a questo tormento, anche se magari solo per un momento fugace. Quello dei Factanonverba è un rock furioso, indie e alternativo, che trae ispirazione da quel suono vicino al grunge e all’alternative rock americano, pur mantenendo un loro stile distintivo.
“Ricorderò tiepidi slanci, sopporterò penosi bilanci, cerco il perché, ma il dubbio mi assale, di verità falsate dal male” – queste sono le strofe struggenti, sanguigne e profonde con le quali esordisce “Tormento”, che sembra descrivere un rapporto sentimentale sfilacciato.
L’assolo rock iniziale di chitarra a tratti inquietante sembra voler dipingere musicalmente l’ansia che attanaglia un rapporto tormentato, mentre l’attacco di batteria furente rappresenta la furia e la rabbia di una verità, per l’appunto falsata dal male.
“Seguo la via, tra istinto e passione, domando a me cos’è la ragione?” – in quest’altra strofa i Factanonverba ci riportano in quella secolare lotta tra sentimento e razionalità, che si trasforma in un “tormento dell’anima che mi rincorre e mi distrugge” mentre i ricordi vengono annullati e scompaiono come stelle cadenti.