L’ultimo lavoro di KOS ci colpisce subito (per chi non supporta il nazi sionismo) con Evil BB, ovvero una critica aspra e sarcastica alla politica di Netanyahu, un tema che permea i brani, evidenziando le sofferenze del popolo palestinese. La traccia “Ethernal Suffering”, dedicata al padre defunto di Mendax, è una ballata lacerante che, attraverso melodie lente e dark, esprime un dolore profondo, mentre l’intensità sonora di “HERMIT” ricorda l’era del lockdown, con il suo alt rock aggressivo.
“XFucktor” si distingue per la sua struttura spezzettata e per i suoni psichedelici, riflettendo un caos che ben rappresenta la frustrazione contemporanea per la scena musicale e la TV spazzatura che pensa di mettere in scena la realtà della musica italiana,. “STONE”, con il suo punk lo-fi sporco, segna un inconfondibile richiamo alla ribellione, mentre “TERRORMEDIA” amalgama punk e speed metal in un attacco sonoro travolgente, scagliandosi ancora contro i media di (dis)informazione mainstream.
L’album si chiude con “RAINBOWS”, che offre un inizio energico, un ponte fra generi che invita alla riflessione su cambiamenti epocali. Ce ne fossero di gruppi come KOS che si mettono in gioco e sputano in faccia a potenti e mafiosetti vari della scena musicale.