Il Sarto, che emozione conoscere da vicino i miei Eroi

Da venerdì 31 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali “EROE” (Italiana Musica Artigiana), il nuovo singolo di IL SARTO.
“Eroe” è una canzone che ha diversi significati e diverse sfumature, è dedicata principalmente a uno degli eroi che hanno caratterizzato l’adolescenza di molti ragazzi nel fermento dei primi musicali anni 90: Kurt Cobain. Il testo del brano è stato più volte rivisto e durante la stesura l’autore racconta di aver affrontato un percorso “in reverse” per riuscire a tirar fuori vecchie emozioni sopite e a rievocare antiche suggestioni legate al periodo adolescenziale. Ma in “Eroe” non c’è solo questo. Nella prima strofa l’autore esprime la sensazione di smarrimento dei marinai durante una tempesta, quando la situazione si mette male. In questo caso il riferimento è al film spettacolare “La Tempesta perfetta” di W. Petersen. Nel verso “ti è mai successo di perdere il faro” invece, il riferimento è al ‘comandante’ Schettino e al bruttissimo fatto di cronaca del naufragio della Costa Concordia.
Le corde vocali straziate ovviamente sono quelle di Kurt Cobain. L’autore poi procede nel racconto cercando di sussurrare quello che veramente conta oggi per essere considerati degli eroi, esprimendo in poche parole la grande importanza che può avere un piccolo gesto nei confronti del prossimo, il sillogismo musicale in questo caso è con il pazzo diamante che brilla, Syd Barrett, altro eroe decadente. Il tutto è guarnito da uno special strumentale in cui gli archi creano qualcosa di molto suggestivo come fossero echi di sirene, ciò ha un chiaro significato: l’eroe sta precipitando. Il finale epico però renderà giustizia e onore al protagonista, che vincerà la sua battaglia personale e nonostante tutto riuscirà a restare in piedi.

UGZ: Presentati in qualche riga a chi sente parlare di te per la prima volta.
Il Sarto:
Mi chiamo Mattia Sartori e il nome d’arte ‘Il Sarto’ nasce sia da una tradizione di famiglia nel mondo dell’abbigliamento sia soprattutto dal mio tentativo di dare un’identità a quello che scrivo, vestendo le mie canzoni di musica e parole.
Faccio fatica a classificarmi ma cerco sempre di scrivere canzoni vere e dirette, di lanciare messaggi attraverso melodie riconoscibili, senza troppi giri di parole.
Il Sarto è un artigiano minuzioso che con le sue capacità crea un vestito su misura per qualcuno, io lo faccio in forma canzone utilizzando penna, calamaio e corde della chitarra.
Il sound che ricerco è moderno ed è fondamentale per la buona riuscita dell’opera, che presenta spesso caratteristiche legate alla canzone d’autore italiana.

UGZ: Cos’è più importante nella vita di un artista: l’ispirazione o la disciplina?
Il Sarto:
Secondo me l’ispirazione. Non c’è dubbio che la disciplina sia fondamentale per concretizzare l’ispirazione, ma ritengo sempre più importante il fattore ispirazione per riuscire a trasmettere in maniera istintiva, efficace, autentica ciò che si vuol dire.

UGZ: Qual è la situazione ideale per ascoltare “Eroe”?
Il Sarto:
In cuffia, di sera, comunque all’interno di un contesto comodo e tranquillo.

UGZ: Ci racconti un aneddoto sulla realizzazione di questo pezzo?
Il Sarto:
Il titolo originale era ‘Raro’ e parlava nello specifico molto più di Kurt Cobain di quanto poi è accaduto in ‘Eroe’. Il testo della canzone è stato più volte rivisto e ho incontrato per la prima volta delle difficoltà, poichè man mano che lo sviluppavo si accendevano delle piccole luci nella mia testa che mi invitavano a rivedere e a ricercare in maniera più profonda il significato dell’eroe.
Ecco che, nonostante la stesura finale sia recente, il percorso per arrivarci è stato tortuoso.

UGZ: Hai voglia di raccontarci qual è stato il più bel concerto cui hai assistito?
Il Sarto:
Ricordo sempre con piacere un commovente Franco Battiato a Piazzola sul Brenta nel 2012, vi portai mia madre per il suo compleanno.
Ma ce ne sono stati tanti, anche se non molto recenti, e se devo sceglierne uno in particolare penso spesso al concerto degli Alice in Chains al Gran Teatro Geox di Padova nel 2010, con successivo ingresso nel backstage.
In quell’occasione riuscii addirittura a visitare il loro tour bus e ad ottenere ingressi gratuiti per mio fratello ed un paio di amici.
Che emozione conoscere da vicino i miei Eroi!

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