Sirgaus – “L’Anguana e la Gemma del Mare Ancestrale”

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Album particolare ma invero emozionante, questo dei Sirgaus, formazione italiana attiva già da circa un decennio e con una manciata di album sul proprio curriculum. Questa volta fanno le cose in grande e per rappresentare questo concept sono previsti anche un musical e un film indipendente. Il concept narra di una figura mitologica, appunto quella de L’Anguana, una fascinosa strega delle Dolomiti. Il disco si distingue per un buon livello tecnico, gli innumerevoli cambi di registro e un sapiente uso di vari stili che riescono a convivere in un unico album. Sono presenti il metal più sinfonico e le atmosfere più cupe e riflessive del gothic, il tutto ben supportato dal costante uso della della doppia voce maschile e femminile.

La produzione è davvero ottima, ma ciò che non convince appieno è proprio il reparto vocale, soprattutto quello femminile, che appare piatto e a volte non proprio incisivo sulle belle trame sonore che si avvicendano nell’album. In un album dove sono state dosate molto bene le parti più aggressive e quelle più “meste”, la voce avrebbe dovuto aggiungere quel quid in più per far decollare dei brani che, lo diciamo, a livello strumentale sono ottimi, ma che perdono un po’ del loro potenziale per una voce non adeguata di cui abbiamo già parlato.

Peccato, poteva essere un album davvero ottimo, e invece si rivela buono ma nulla più. Il consiglio quindi è quello di insistere certamente sul doppio cantato, ma di offrire una voce femminile più convincente.

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