Dalla volontà di Antonio Pollizzi, chitarrista che si avvale da subito della collaborazione di Giusy Morabito al pianoforte e organo Hammond, nasce il debutto discografico degli Squank con l’album di cinque tracce titolato “Red Shoes”. Attualmente la band è composta, inoltre, da Domenico Di Sivo alla voce, da Armando Lombardo al basso e da Sergio Palmieri alla batteria (tre brani sono suonati da Luca Pitty alla batteria).

In questo percorso si apprezzano brani dal sapore intenso, con una cura dei dettagli che riesce a convincere anche i più scettici di come si possa ottenere ottimi risultati con il minimo impiego di strumentazioni e idee.

Ventinove minuti circa di musica le cui note in alcuni brani si tramutano in qualcosa di più tagliente con la capacità in generale di donare quel sapore forte ed intenso. Un ascolto che fà breccia da subito con facilità disarmante, e senza troppi artefatti.

“Red Shoes”, mette in risalto il potenziale della band con un incedere che convincente grazie anche a quel mood che taglia come una lama affilata senza far male.

Un potenziale che emerge soprattutto nei passaggi strumentali che sottolineano questo spessore compositivo ed esecutivo assolutamente notevole. In questo album è pregevole anche la produzione con la quale ogni singolo strumento riesce a creare la giusta atmosfera proponendo un sound incisivo e ricco di carisma .

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