Sviet Margot – “Into The Badlands”

Sviet Margot sono sinonimo di originalità e qualità. Tredici canzoni che lasciano leggermente spiazzati per la loro eterogeneità e per il loro mettere d’accordo un po’ tutti, dai fan del rock più “antico”, a quelli che invece apprezzano sia il metal che il rock più moderno, con tanto di atmosfere futuristiche donate dai synth e da ammiccamenti al cosiddetto J Rock. La voce femminile affidata a Tiziana Giudici è un’arma ben affilata come le spade dei Samurai che gli Sviet Margot di sicuro apprezzeranno, e i brani hanno sempre quel quid in più rispetto alla media delle uscite attuali. La band ha ha spiegato: “Come la vita che è piena di alti e bassi, di momenti allegri e momenti duri, di attimi di velocità e attimi di riflessione, questo album è un’alternanza di brani ora energici ora intimi.

Luci e ombre che si susseguono per poi convergere verso un unico luogo: le Badlands … simbolo ideale di quel campo di battaglia che può essere la nostra vita. Battaglia che possiamo sdrammatizzare con il nostro spirito e la nostra musica“. L’album contiene ben cinque singoli: ‘Tales & Tales’, ‘All I Need’, ‘Crystal Tears’, ‘Limitless Change’, ‘Hope In Fire’.

Canzini anche queste molto diverse tra loro, soprattutto “Crystal Tears” che emoziona molto. Il disco si muove bene tra un metal moderno molto agile e vari episodi dove si può prendere respiro e assaporare la tranquillità. Un disco forse non per tutti dato che la parte strumentale a volte rasenta il progressive, ma tutto sommato la band riesce ad avere un appeal commerciale e che potrebbe avvicinare ascoltatori di diversa estrazione. Da ascoltare comunque più volte, questo è sicuro, non stiamo parlando di un disco usa e getta, e questo gli dà ancora più lustro.

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