ELLE, si può sempre fare meglio

”Volume II” è il titolo del secondo album degli ELLE anticipato dai due singoli digitali ”Mother” e ”Night of us” pubblicati rispettivamente da Urtovox lo scorso 25 novembre e 27 gennaio.
I riferimenti musicali sono tanti. Nei brani si respira l’intimità della musica di D. Sylvian, Nick Drake, Elliot Smith alternata a ispirazioni strumentali facenti capo a band post rock di Chicago come Tortoise o a band come Blonde Red Head e Karate.
La tracklist è come se fosse un’unica storia, un unico racconto dove la bellissima cover di “Landslide” dei Fleetwood Mac sembra stata scritta apposta per legarsi alla musica degli ELLE.

UGZ: Di tutti i brani che avete pubblicato, c’è una traccia a cui tenete particolarmente?
ELLE:
Ciao! Il tempo di gestazione del disco è stato lungo ed ogni volta che componevamo e registravamo qualcosa di nuovo, la canzone in questione diventava la traccia preferita perché fotografava un momento, quel momento. Poi andando avanti e riascoltando tutto il lavoro abbiamo provato una sensazione di pienezza. Tramite le varie canzoni si parla di un divenire. Insomma non c’è una vera e propria traccia preferita o forse si.. la prossima che scriveremo!

UGZ: Pensate che il vostro genere qui in Italia possa davvero andare oggi come oggi?
ELLE:
A volte ci siamo interrogati su questo aspetto, ma c’è da dire che se a noi viene naturale scrivere e pensare alla musica in questo modo è grazie ad un background di ascolti che abbiamo in comune con tante persone. Quindi siamo ottimisti.

UGZ: Artisticamente parlando, rifareste tutto oppure avete dei rimpianti ?
ELLE:
Mmm.. si può sempre fare meglio, ma essere perfezionisti è un’arma a doppio taglio. È giusto dare la veste migliore ad una canzone ma ripensarla a posteriori rischia di svuotarla del senso che aveva in quel momento. Si rischia di essere astratti.
Meglio indirizzare nuove aspettative su nuovi brani.

UGZ: Scegliete un musicista di rilievo che avreste voluto nel vostro album
ELLE:
Ah, questa è una domanda difficile proprio!
Più che un musicista sarebbe bello coinvolgere un ensemble di archi o fiati in futuro!
L’idea del special guest lascia, a nostro avviso il tempo che trova. È come dire, sono bravo perché sono amico di tizio o di Caio. Mmm, non ci convince!

UGZ: Potrebbe sembrare una domanda banale o magari lo è : Dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra musica?
ELLE:
La musica sta andando verso una mercificazione senza precedenti. L’ascolto è oramai rapido e distratto. Spesso fatto col cellulare..
Pensiamo che sia un momento di una depressione storica importante. Ma la storia ci insegna che l’uomo poi per rialzarsi fa’ cose incredibili. Basta aspettare, quindi.. Aspettiamo.
La nostra musica va da tutt’altra parte. Richiede un tempo ed un attenzione all’ascolto. Chi se lo ritaglia fa già parte di una rivoluzione!

UGZ: C’è differenza tra ciò che ascoltate e ciò che in realtà suonate ?
ELLE:
Mah, in realtà tutto quello che ascoltiamo, in un modo o nell’altro finisce poi nella nostra musica. La musica degli altri, quella bella è sempre fonte di ispirazione!

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