Matteo Ionica, in arte JustMood, è un artista della scena rap/trap torinese di 16 anni. Nato e cresciuto a Torino, Sempre abitato nello stesso quartiere, questo è stato ciò che ha condizionato la sua visione al giorno d’oggi, tante situazioni difficili e poche situazioni dove lui e la mia famiglia si sono potuti sentire liberi di fare ciò che era meglio per vivere alla normalità, ha passato due anni in un liceo dove guardando i suoi compagni tra i corridoi, capiva di essere diverso, non aveva quello che avevano loro.

La differenza di valori è stata ciò che gli ha fatto odiare quel liceo, la differenza di interessi non gli permetteva di andare d’accordo con nessuno, a parte poche persone. Inizia a scrivere un paio di anni fa, conseguenza della passione di suo cugino Andrea, anche egli artista (Daut), che gli trasmise, facendogli capire cosa vuol dire pensare in grande e non seguire la massa.

JustMood propone un prodotto semplice e gradevole all’ascolto su tessuti di durata dei brani che si aggirano intorno ai tre minuti, accostando riffing intensi, ad una voce dalle intenzioni morbide.

La sezione ritmica è minimale e dritta al punto, con soluzioni poco articolate e che fungono da buon traino agli intenti molto rap.

Un sound generale profondo, come nella open track posta in apertura, “Youngstar”, o se preferite “21 Bags”, ma ogni brano è una storia a se senza compromessi, per un’artista che viene premiato per la scelta di dare vita ad un progetto che non lascia respiro.

Pur senza mettere in campo sorprese importanti, JustMood , sembra viaggiare su due binari paralleli: da un lato quello del classico rap che già dal primo ascolto si presenta originale ed interessante, dall’altro non manca qualche ammiccamento a quel tipo di avanguardia che negli anni ha portato avanti artisti del genere Hip Hop.

Questo aspetto potrebbe fare da base per le prossime mosse di questo musicista, e per eventuali sviluppi futuri, ma in ogni caso tutti gli ascoltatori del buon rap possono tranquillamente avvicinarsi a questo “Younstar”, perchè è un disco di valore, che si lascia ascoltare e riascoltare e riascoltare ancora.

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