Luca Sammartino, mi piace la musica che abbia qualcosa da dire

Luca Sammartino è un cantautore rock ‘n’ roll nato a Lodi (LO) nel 1994.
La sua identità musicale trova radici nel punk conosciuto grazie a Green Day e Ramones passando al rock ‘n’ roll ed al folk di Chuck Berry, Elvis, Johnny Cash e Bruce Springsteen, arrivando alla musica leggera anni ‘60 e pop rock italiana.

“La mia musica propone rock ‘n’ roll menù à la carte in un mondo fin troppo all you can eat: mi piace mantenere in chiave attuale il modo di fare musica di una volta, quando le canzoni erano condivisioni di storie ed emozioni ed i concerti un posto in cui ritrovarsi e condividere il nostro essere dei fenomeni unici al mondo.”

Comincia il suo viaggio musicale nel 2010 come frontman in una tribute band ai Green Day prima ed una band di inediti punk rock poi.
Nel 2017 inizia la carriera solista con il singolo benefico “Blu” in memoria di un’amica scomparsa in un incidente stradale in Molise. Il progetto coinvolge l’intera comunità di Agnone (IS) e le vendite del brano raccolgono +€8000 devoluti in beneficenza.
Nel maggio 2020 nasce il sodalizio “Luca Sammartino & i Fenomeni”: la band si completa con Marco Fapani, Andrea Cattarina e Christian Anfossi.
Dopo la pubblicazione di diversi singoli di pari passo con l’attività live, il 9 dicembre 2022 pubblica il disco d’esordio “Frugo nel frigo (canzoni contro la fame chimica)”.

UGM: Ciao, e benvenuto su Undergroundmusic, quanti brani hai lasciato nel cassetto?
Luca:
Contando quelli nati per questo disco in maniera più o meno definitiva, direi almeno 4. Contando tutte le idee degli anni passati… c’è materiale per almeno un paio di dischi.

UGM: Preferiresti un tour in America o in Inghilterra e perché?
Luca:
No, preferirei un tour in Italia perché è al pubblico italiano che mi rivolgo ma non mi dispiacerebbe l’esperienza oltremanica e oltreoceano perché credo che la musica italiana venga apprezzata molto più all’estero di quanto non lo facciamo in Italia. Vedasi il fenomeno Maneskin…

UGM: Artisticamente parlando, rifaresti tutto oppure hai dei rimpianti?
Luca:
Rifarei tutto perché anche i momenti peggiori mi hanno insegnato molto e mi hanno portato ad essere così come sono e a mettere in piedi il mio progetto come ho sempre sognato.

UGM: Potrebbe sembrare una domanda banale o magari lo è: dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra musica?
Luca:
La musica in generale credo non stia andando da nessuna parte perché tutto sommato tutto quello che dovevamo inventare l’abbiamo inventato, anche le cose più “rivoluzionarie” che ci hanno propinato negli ultimi 10 anni alla fine sono una minestra riscaldata servita in un piatto diverso, se vogliamo essere cinici. La musica mia e dei Fenomeni sta andando sempre più in una direzione: sul palco. Facciamo musica in funzione dei live ed è lì che ci esprimiamo al meglio.

UGM: C’è differenza tra ciò che ascolti e ciò che in realtà suoni?
Luca:
A volte non c’è differenza, a volte molta: dipende dai periodi. Suono e scrivo canzoni chiedendomi “se io fossi me stesso, ascolterei questo brano?” e la risposta è sempre sì, per ora. Nei miei ascolti di tutti i giorni vado a periodo: di recente ho fatto un periodo di un paio di mesi in cui ho ascoltato perlopiù rap vecchia scuola che musicalmente è distante da quello che faccio. Mi piace la musica che abbia qualcosa da dire a prescindere dal genere… però con le chitarre è meglio.

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