Daniele Faraotti, un’intervista su cui curiosare in attesa dei prossimi passi

Un album eclettico che ha riscosso un notevole plauso dagli addetti ai lavori, quelli in cerca di novità assolute tendenti al sorpassare il classico schema canzone e da un pubblico di appassionati tra prog, jaz, rock, pop, new wave, electro e chi più ne ha più ne metta. Un singolo che conquista di diritto un’intervista su cui curiosare in attesa dei prossimi passi di Daniele Faraotti. Il videoclip? Ophuls regna sovrano e incontrastato dall’alto dell’olimpo del cinema.

UGZ: Il video de “Il ballerino di quadriglia” è estremamente particolare e curato nei dettagli… parlacene un po’!
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Mah, è tutto un po’ improvvisato avendo però presente il modello, che, come sai, è l’episodio del ballerino nel film “Il piacere “ di Ophuls.
Il cameraman aveva tutte cose per fare poi, anche in fase di montaggio, un buon lavoro.

UGZ: È voluta la scelta di farlo in bianco e nero con solamente un paio di frame a colori? Solo estetica o c’è dell’altro?
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Il film di Ophuls è in bianco e nero, ma dove lo ritrovi più quel bianco e nero lì… così qui e là abbiamo sporcato un po’ con del colore.

UGZ: Dov’è stato girato e chi è il regista?
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Il regista sono io che ri – faccio Ophuls, più ci sono i consigli di Dario Zanasi (cameraman) e le disponibilità del momento – “mettiti lì… no aspè, vieni qua”, poi nel montaggio si prova questo e quello scegliendo la cosa migliore… forse sceglie la fretta!
È stato girato in un loft preso in affitto qui a Bologna. Aveva caratteristiche adatte – un luogo dalle molte location.

UGZ: E poi ci sono numerose comparse!
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Tutti conoscenti, amici, disposti a passare un pomeriggio in allegria facendo qualcosa fuori dall’ordinario. Vabbè a parte Stefania Carnevali e Cristina Benfenati che sono attrici di professione.

UGZ: Ci sarà un altro video per la promozione del tuo album, oppure punterai ad altre strategie?
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Sì, ci sarà. Girerò il video per la “Felicità non è allegra”.

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