Emoji Of Soul, continuiamo a scrivere e sentiamo di crescere

Gli Emoji of Soul nascono dall’incontro di Emanuela De Canio e Stefano Volini. Nel 2009 la band Metrono, di Stefano, è alla ricerca di una cantante e viene scoperta Emanuela, iniziando un’avventura musicale che li porta a suonare in vari locali e festival nella provincia di Potenza, capoluogo della Basilicata, da cui provengono entrambi.
L’unione artistica con la band termina nel 2011, ma Stefano ed Emanuela restano sulla stessa lunghezza d’onda, continuando a suonare insieme, soprattutto in acustico, reinterpretando classici e non della musica blues e jazz, di cui sono appassionati.

Si trasferiscono a Bologna per gli studi, continuando a suonare, così nasce l’esigenza di scrivere canzoni proprie e successivamente di farsi ascoltare da un orecchio esterno competente; così l’invio di un provino a (R)esisto Distribuzione, che si mostra da subito interessata alla crescita del progetto, aiutando a tirar fuori tutto il potenziale sonoro e comunicativo, con un lavoro che culmina nella registrazione del primo EP della band, presso il Natural Headquarter Studio di Ferrara, dove sono stati prodotti alcuni dei maggiori dischi indie italiani.
Anticipato dal singolo “Tutto l’amore che avremo”, esce in cd ed in digitale, l’11 giugno 2021, il disco omonimo d’esordio del progetto potentino, pubblicato e distribuito da (R)esisto.
“Mi nascondo nei desideri” è il secondo singolo, estratto dall’EP, disponibile dal 10 gennaio 2022 su tutte le piattaforme digitali.

“Non avere paura” è il nuovo singolo del progetto potentino, che anticipa il primo album, disponibile dal 14 aprile 2023 su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radio, pubblicato e distribuito da (R)esisto. Produzione artistica Michele Guberti (Massaga Produzioni), realizzato presso il Natural Headquarter Studio di Ferrara.

UGZ: Di tutti i brani che avete pubblicato, c’è una traccia a cui tenete particolarmente ?
EOS:
Ce ne sono diverse in realtà, ma avendole scelte tra tante portate in studio sono comunque tutte quelle che ci piacevano di più.

UGZ: Pensate che il vostro genere qui in Italia possa davvero andare ?
EOS:
Secondo noi sì, dopo tutto sono canzoni orecchiabili che potrebbero piacere ad un pubblico vario.

UGZ: Artisticamente parlando, rifareste tutto oppure avete dei rimpianti ?
EOS:
Sicuramente una cosa che spesso ci rimproveriamo è aver cominciato a scrivere dopo un bel po’ rispetto al tempo in cui abbiamo iniziato a suonare, ma ci ripetiamo che riusciamo a dire qualcosa solo perché ci sentiamo maturi e perché sentiamo di dover comunicare qualcosa, magari prima non sarebbe stato lo stesso.

UGZ: Scegliete un musicista di rilievo che avreste voluto nel vostro album
EOS:
Jonny Greenwood dei Radiohead!

UGZ: Potrebbe sembrare una domanda banale o magari lo è : Dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra musica?
EOS:
Dove sta andando la musica non lo sappiamo veramente, la nostra speriamo lontano, continuiamo a scrivere e sentiamo di crescere.

UGZ: C’è differenza tra ciò che ascoltate e ciò che in realtà suonate ?
EOS:
Si, abbiamo degli ascolti entrambi differenti, che variano a seconda dei periodi e dei generi.

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