Bi Bi Blues Band rifaremmo tutto senza alcun rimpianto

Esce “Blue Pink And Grey”, singolo dalle forti tinte modern blues della realtà milanese dei Bi Bi Blues Band. Il brano è sui principali stores digitali e in promozione nazionale. “Blue Pink and Grey” nasce dall’inopportuno e sgradevole accostamento di questi colori per descrivere “Il Male Di Vivere Montaliano” di noi artisti, che passiamo la vita tra dubbi, eccessi di sensibilità, incapacità di trovare una propria collocazione nel mondo, di essere capiti ed amati. Di spiegare al prossimo che, anche se apparentemente senza senso l’accostamento di questi tre colori per noi ha un significato profondissimo. Perciò per spiegare a chi può e vuole starci vicino che non sempre è facile capirci, ma che qualsiasi nostra azione ha per noi e per chi ci sta intorno un significato molto profondo.

UGM: Com’è nata l’idea di “Blue Pink And Grey”?
Bi Bi Blues Band:
Il Brano Nasce da un mio desiderio di voler omaggiare il mitico Gary Moore, un grandissimo musicista che ha saputo passare dall’Hard Rock al Blues in un attimo mantenendo il suo sound personale molto potente e profondo con una splendida tecnica chitarristica soprattutto dal punto di vista di saper far piangere e urlare la propria chitarra a suo piacimento.

UGM: Artisticamente parlando, rifareste tutto oppure avete dei rimpianti?
Bi Bi Blues Band:
No direi che rifaremmo tutto senza alcun rimpianto…

UGM: C’è un musicista di rilievo che avreste voluto nel vostro singolo?
Bi Bi Blues Band:
Guarda sinceramente i musicisti in Italia sono ormai tutti molto bravi e di tutto rispetto, sto parlando dei musicisti non di chi fa RAP, TRAP o simili… mi sarebbe piaciuto moltissimo avere come ospite il grande Stef Burns… è un chitarrista che adoro.

UGM: Potrebbe sembrare una domanda banale o magari lo è: Dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra musica?
Bi Bi Blues Band:
La musica dipende da che punto di vista la si guarda, in Italia purtroppo, secondo noi, sta andando un po’ in direzioni troppo commerciali e di bassissima qualità… Tranne che per alcuni pochi, la direzione è troppo TRAPPIZZATA e simile…. Ove chiunque con un buon sequencer può fare i numeri senza nessuna conoscenza musicale. Al contrario all’estero rimane spazio per la musica di un certo spessore. Negli USA, in Inghilterra ma in Europa in generale il musicista esiste ancora e conosce il proprio strumento e le basi musicali, vale anche per chi si lascia tentare dal mercato più commerciale. I giovani all’estero conoscono e ascoltano di tutto, dalla Trap al Blues, Al rock, al Jazz, l’importante che sia musica fatta bene.
Dal nostro punto di vista che ormai suoniamo da sempre e abbiamo suonato di tutto andiamo verso la nostra idea di musica di qualità, suonata, pensata, scritta e respirata come si rispetta una vita. Vogliamo mantenere un sound caldo di qualità che possa permetterci di arrivare a chiunque.

UGM: C’è differenza tra ciò che ascoltate e ciò che in realtà suonate?
Bi Bi Blues Band:
Sinceramente si la nostra idea di musica è differente da parte di tutti i componenti della BiBi Blues Band, diciamo che essendo mio il progetto sono io (Marcello Romani) che tengo le fila del prodotto che voglio proporre e far ascoltare… Dopo tanti anni di palco ho una mia Idea che sto sviluppando e portando avanti. E visti i primi risultati sono molto soddisfatto. Io sono cresciuto ascoltando le grandi leggende della chitarra, Jimmi Page, Jimi Hendrix, Stevie Ray Vaughan, Eddy Van Halen, Frank Marino (Grandissimo chitarrista hard Blues, semi sconosciuto in Italia forse l’unico allievo di Jimi Hendrix), Steve Morse, David Gilmour, Frank Gambale, Hallan Holdsworth, Steve Vai, Luke e tutti i grandissimi….

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