Massimo, se fossi più “easy” rifarei delle canzoni più leggere

Veneziano della terraferma, Massimo Valli si appassiona alle chitarre fin dalla prima infanzia.
Da sempre influenzato dalle sonorità del folk americano e dai songwriters nati dalle ceneri di Woody Guthrie, utilizza la musica americana filtrandola con la lingua italiana come mezzo di comunicazione per le sue canzoni e le sue storie

UGM: Quanti brani hai lasciato nel cassetto ?
Massimo:
Per ora li ho registrati tutti… quelli nel cassetto sono ancora in testa perché comunque ho sempre l’obbiettivo di scrivere

UGM: Visto i testi in Italiano, ti spaventerebbe un tour all’estero ?
Massimo:
Mi piacerebbe tantissimo, magari anche traducendo qualcosa se servisse per aggredire 🙂 il mercato americano ad esempio.

UGM: Artisticamente parlando, rifaresti tutto oppure hai dei rimpianti ?
Massimo:
Se fossi più “easy” rifarei delle canzoni più leggere… ma grazie a dio posso fare quello che voglio (almeno nella musica). Quindi nessun rimpianto, mi sono divertito. Dal punto di vista della diffusione, mi sarebbe piaciuto avere qualcuno alle spalle che facesse conoscere il mio lavoro

UGM: Scegli un musicista di rilievo che avresti voluto nel tuo album.
Massimo:
Magari più di uno. Mi piacerebbero vari chitarristi. Nomi poco conosciuti nel mercato. I miei compagni mi bastano.

UGM: Potrebbe sembrare una domanda banale o magari lo è : Dove sta andando la musica? E dove sta andando la vostra musica?
Massimo:
La musica sta andando dove televisioni e giornali la spingono. Solo quella che spingono però. Il resto resta ingiustamente underground come da sempre. La mia musica come gran parte di quella originale resterà per sempre underground..temo

UGM: C’è differenza tra ciò che ascoltate e ciò che in realtà suonate?
Massimo:
Beh dal punto di vista dello stile un po’. Essenzialmente io ascolto musica americana folk e rock….però canto in italiano e cerco che le mie “sembrino” canzoni italiane.

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